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domenica 4 dicembre 2016

Io voto



Sembra quasi l’apocalisse, ma per certi versi la campagna elettorale più brutta della storia, è finalmente diventata motivo di affluenza alle urne.

Non parlo di dati, non avendoli ancora, ma parlo di passione che sembra essere tornata, per decidere le sorti del Paese. Mi sembra un buon segnale, non quanto i toni dei politici che ci hanno cercato di convincere in ogni modo, in maniere quanto meno discutibili. Però sono contento, che quello che io penso in fondo, dato che mi accingo a votare per la prima volta, sia lo stesso di quelli che il diritto di voto l’hanno acquisito da molti anni. Non importa quale schieramento, non importa chi, non importa dove, importa farlo. Io voto. E non dovrebbe interessare altro. Nè se mi sta simpatico Renzi o Grillo, nè se dò ragione a Berlusconi o Bersani. Io voto e basta.
E l’adrenalina con cui mi accingo a barrare la risposta al quesito referendario, mi dà linfa nuova in attesa del cambiamento che avverrà stanotte o domani, quando ci saranno i risultati. Perchè nel bene o nel male, l’Italia avrà deciso finalmente da che parte stare, ma l’avrà decisa Lei, in quanto aveva una matita in mano (cancellabile o non cancellabile). Quindi, lasciando perdere i complotti, comunque vada la vittoria più grande sarà vedere che come me, la gente avrà votato con fierezza, di rappresentare il popolo italiano, senza stare a pensare a qualsiasi politico corrotto o bugiardo. Sono fiero di poterlo fare, finalmente, e mi auguro quanto prima di poterlo replicare nella nostra democrazia, che rimarrà comunque e per sempre un dono divino e sacrosanto.
Prima di vedere il risultato di chi ha vinto, tra sì e no, controllate quello sull’affluenza. Se, come mi auguro, quel numero sarà più alto del solito, allora vorrà dire che avremo vinto tutti. Intanto, io voto. E fatelo pure voi.
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