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venerdì 8 febbraio 2019

Le canzoni del 2019 di Sanremo (vol. 2)



Ci eravamo lasciati ieri con le prime 12 canzoni. Mi sembra giusto chiudere il cerchio, dato che il Festival sta per concludersi (finalmente o purtroppo). Ieri ci siamo deliziati tra le mani della Bertè che partivano verso lidi indefiniti, la droga nel bicchiere di Ignazio de Il Volo, ma anche gli occhiali che Shade ha rubato alla Maionchi illegalmente. Tranquilli che anche gli altri 12 non scherzano.


Mahmood Soldi 8
Dico solo una cosa: finalmente. Il pezzo più fresco, nuovo, non pertinente di tutto il Festival di Sanremo. Poi un messaggio a Charlie Charles: quanto cazzo sei bravo. La canzone è bellissima, Mahmood è forte, il ritornello entra in testa, la sua voce è pazzesca e inedita per la scena hip-hop, anche se l'imprinting dell'italoegiziano va ad abbracciare anche il pop. Il risultato è micidiale, cara industria della musica tu "pensavi solo ai soldi, soldi...", ma hai tra le mani un diamante grezzo pronto a brillare, speriamo che non "te ne fotti, fotti".

Enrico Nigiotti Nonno Hollywood ½
Nigiotti sa scrivere molto bene. La canzone è bella, una lettera al nonno. Lui sul palco trasmette molto e il messaggio arriva, forte e chiaro. Good job, man.

Anna Tatangelo Le nostre anime di notte 6
Bella, brava. Senza discussione una delle voci più belle della musica italiana. La canzone è carina, si chiama "Le nostre anime di notte" e dice questo:"Non c’è bisogno di fingerci forti ed in fondo lo sai/Le nostre anime di notte/Non si perderanno mai". Alt, attenta Anna, perchè lo sai anche tu che è UNA BUGIAAAAA A UNA RAGAZZA DI PERIFERIAAAAAAAA.

"Eh sì ragà, opere d'a". La versione di "Ragazza di Periferia" con il vate Achille Lauro

Ultimo I tuoi particolari ½
"È da tempo che non sento più/la tua voce al mattino che grida “bu”". Probabilmente Ultimo non s'è mai svegliato con al suo fianco Loredana Bertè. Bella canzone, sicuramente candidata alla vittoria. Il ragazzo è lanciato da un anno magico. Rappresenta senza dubbio la nuova leva e ha fatto breccia sul grande pubblico.

Francesco Renga Aspetto che torni ½
Io mi immagino Francesco sul divano, che sta là, ad aspettare ansiosamente, e intanto si fanno le 11 di sera. Poi è mezzanotte. Poi le due. Pure le cinque. Nel frattempo manda messaggi vocali su whatsapp in cui urla come nelle sue canzoni "Ahhhhhhhhhhhhhhhiiii". Ma niente. Visualizzato e non risposto. E noi aspettiamo insieme a te Francè, sei bravo, però ora anche basta. "Sei l’ossigeno che cerco quando resto senza fiato/Il coraggio che mi serve quando sono disperato/La sorpresa che ogni volta/Mi fa sentire vivo/Tu sei/Tu sei/Tu sei/Tu sei"...mo te lo dico io chi è Francè: AAAAAANGEEEEELOOOOOOO. Mi sa che è scappata con lui, sorry (not sorry).

Irama La ragazza con il cuore di latta ½
Irama canta di una ragazza col pacemaker, che ha subito violenze dal padre. Tema forte, impegnativo da portare al Festival. La canzone è carina, ma non mi ha sconquassato l'anima, nemmeno con l'ausilio del coro gospel. Troppo poco.

Patty Pravo con Briga Un po' come la vita 5
A parte che Patty Pravo ha meno rughe di me, e questa cosa io vorrei un attimo capirla dato che ho appena compiuto 22 anni. Briga più che bello e maledetto pare il sesto dei Backstreet Boys. Il risultato per me non è dei migliori, il pezzo non decolla, rimane ancorato su grandi inconsistenze.

Simone Cristicchi Abbi cura di me 7
Brividini. Una delle canzoni e dei testi più belli del Festival. Una preghiera quasi recitata, più che cantata, alla grande, che smuove e anche tanto. L'impianto musicale apparentemente nudo, è forse la forza della canzone. L'orchestra accompagna le parole e le rimarca perfettamente. Merita una posizione alta.

Boomdabash Nemmeno per un milione ½
"E non c’è niente al mondo
/Di migliore di te
/Nemmeno vincere un milione". Oddio raga, cioè, insomma, un milione...due miliardi delle vecchie lire...ma se facessimo mezzo milione e vi pigliate la suocera? Scherzo, dai. Dopo essermi martellato un po' i maroni con tutte ste canzoni moscie, è stato bello ascoltare questo pezzo, immaginarmi col costume e le infradito, mentre mangio il gelato sotto l'ombrellone e devo aspettare due ore prima di fare il bagno, mentre mi rendo conto di essere ustionato sulla schiena. Non c'entra niente col Festival, ma certifica la maturità "poppettara" del gruppo, che dà una smossa a tutto il clima ingessato di Sanremo, riuscendo a farlo ballare un po'. È un merito.

Motta Dov'è l'Italia 7
L'ho dovuta risentire un po' di volte. E sono arrivato alla conclusione che è molto bella. Da un punto di vista melodico quest'apertura totale, rispetto a dei suoni un po' più chiusi dei passati album, è una meravigliosa scoperta in Motta. Il risultato è coraggioso e merita. Bravo Francesco.

The Zen Circus L'amore è una dittatura 7
Bisogna avere le palle per portare una canzone così a Sanremo. Non c'è il ritornello, ma non se ne sente la necessità. Una carica rock'n'roll, necessaria e ben fatta, come loro già ci avevano abituato in passato. Vedere anche loro sul palco è il segno che qualcosa nella musica italiana sta cambiando. Tra le sorprese più belle.

Nino D'Angelo e Livio Cori Un'altra luce ½
Posso dirlo? A me la canzone è piaciuta parecchio. Bello vedere e ascoltare questa miscela ibrida tra canzone moderna e napoletana. Il risultato è delicato, notevole e Nino D'Angelo nel ruolo di padre, anche artistico, ci sta perfettamente. Nella versione studio di questo pezzo sulla voce di Nino D'Angelo in alcuni tratti viene applicato l'autotune. Non pensavo di vivere abbastanza a lungo per vivere questo momento magico.

Apposto così, insomma, ora anche basta. Anche se qualcosina da dire sul Festival ci sarebbe, sul clima che c'è attorno, sulla sacralità dell'evento ma anche della politica, che negli ultimi tempi appare quasi sempre più suscettibile. Magari ne parlerò nei prossimi giorni, magari no. Intanto, buon Sanremo e ricordatevi che...QUESTO FESTIVAL è TRUCCATO E LO VINCE FAUSTO LEALI.
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