"Te possina, Ignà. Stai sereno" si legge dal labiale di Renzi. E infatti... |
Caro diario,
osservavo con attenzione oggi un paio di cose, che mi hanno lasciato alquanto perplesso.
Innanzitutto notavo che quando una giornata inizia per il verso sbagliato, non c'è modo per poter cambiare la situazione.
Ma i miei più grandi pensieri, oggi, sono rivolti ad una delle cose che amo di più: Roma.
Già, la capitale. La città eterna, il centro del mondo, ma anche la rovina di un Paese. Perchè? Perchè purtroppo quella che potrebbe essere la città più bella del mondo, è stata lasciata in preda al degrado, abbandonata a sè stessa, rimangiata da mafie e schifezze varie, trattata come la più disgustosa delle meretrici. Ingiustamente.
Roma mi è rimasta nel cuore, perchè mi ha catturato il cuore. Per vari motivi. E non escludo un giorno di poterci vivere, occasioni permettendo. Il problema, ora, qual è? Il Campidoglio.
Abbiamo sentito in questi mesi di "Mafia Capitale", abbiamo visto gli arresti che sono stati fatti, delle cooperative, dei politici, della corruzione, ma abbiamo visto anche un sindaco, un po' goffo per la verità, soprannominato "extraterrestre". Questo sindaco, stranamente, non è finito nel vortice delle indagini, se non per presunte cene pagate con carte di credito comunali, non è esattamente politico di professione, essendo chirurgo rinomato nel mondo, ma è molto ingenuo e soprattutto sfortunato. Perchè se Roma non funziona, obbiettivamente, la colpa non è tutta sua, anzi.
Lo so, è brutto dirlo, perchè odio farlo, ma questa volta veramente le colpe sono della solita classe politica che ha governato la capitale da 20 anni or sono. Io non sono elettore di Marino, non sono elettore del PD, non sono nemmeno simpatizzante, di nessuno dei due, ma sono un cittadino che osserva come vanno le cose. E se le metro non funzionano, se le strade sono piene di buche, se gli assessorati rimangono vacanti a causa degli arresti, la colpa non è di questo sindaco, ma di chi ha impiantato gli stessi soliti uomini in quelle poltrone. In 2 anni e mezzo il lavoro di cui ha bisogno Roma non è praticabile.
Detto ciò, 20 giorni fa Ignazio Marino è stato costretto a dimettersi. Da chi? Da Renzi e Orfini. Per quale motivo? Ah boh, sarebbe curioso saperlo. Si dice perchè sarebbe andato a cena con le carte di credito comunali. Grave, sì, ma non lo fece anche Renzi quand'era al Comune di Firenze?
Tra l'altro l'extraterrestre, poraccio, ha persino restituito 20mila euro al comune, per cui in un certo senso ha ammesso l'errore e ha ridato ciò che aveva preso. Un po' troppo tardi, certo, ma il gesto comunque vale la pena citarlo. Ma dicevamo, le dimissioni di Marino erano revocabili entro 20 giorni, e lui, sempre l'extraterrestre, lo ha fatto proprio all'ultimo.
Il problema, che ha suscitato tutti i miei dubbi, riguarda il dopo. Orfini, presidente del PD, immediatamente dopo la revoca delle dimissioni, ha ordinato a tutti gli assessori e consiglieri di dimettersi per far sciogliere la Giunta.
Ecco. Il punto è esattamente qui e potrebbe riassumere perfettamente tutto quello che succede nel nostro paese, delle Meraviglie come direbbe Crozza.
Perchè un sindaco democraticamente eletto, non coinvolto in indagini, voluto dai cittadini, almeno da quelli che l'hanno votato, non può avere il diritto di completare i suoi 5 anni di governo?
È davvero insensato l'ostracismo che Matteo e Matteo hanno nei confronti del povero Marino, che per una volta ha dalla sua la forza e il coraggio di non doversi vergognare di nulla.
Io dico: se un sindaco è bravo o no, saranno i cittadini a deciderlo, ma dopo i 5 anni previsti dal mandato. Non un leader non democraticamente eletto, che tra l'altro è anche segretario dello stesso partito del proprio sindaco. Dunque, già; non mi abituerò a quanto paradossale è questo paese. E non mi abituerò mai, perchè sarebbe folle darla vinta ai soliti furbi. Quindi, buona fortuna "extraterrestre".
Come al solito, caro diario, ti dedico tre canzoni. Una dipinge ciò che Marino è in questo momento cioè "Testardo", come il pezzo di Daniele Silvestri. Poi torno a me e ti dedico "Bohemian Rhapsody" dei Queen e "Quelli che benpensano" di Frankie Hi-NRG.
Detto ciò ti dò la buonanotte, io finisco il mio solito e freddo bicchiere di latte al cioccolato, sperando che domani sarà un giorno migliore. Ma dubito fortemente.
Be First to Post Comment !
Posta un commento