La macchina ha le le quattro frecce accese e la radio a tutto volume, le chiavi sul lunotto. Un tono grigio su blu nel cielo, una goccia di pioggia che batte sul parabrezza, poi due, fino a diventare centinaia.
Le luci dei lampioni che puntano su di te, giusto per far da ombra. Il parchimetro fisso dal 2011 alle 12:49. Forse è l'ultima volta che la macchina è stata lavata da te e non dalla pioggia. Ma se la tua testa è poggiata violentemente sul volante, nell'attesa che l'airbag esploda per farti rialzare lo sguardo fuori dal finestrino, è perchè le hai provate tutte. Ma lei ti ha detto no, il lavoro non ingrana, con la famiglia hai litigato, alla fine del mese ci arrivi a stento. E in tasca cos'hai? Un pacchetto di sigarette, venti centesimi e la tessera sanitaria. La prospettiva di tornare a casa e non dormire bene, come tutte le altre notti. E piangerti addosso. Come sempre.
Ma secondo voi un giro d'archi in chiave di la può rimettere in carreggiata questa macchina così sbandata? Una musica può fare questo ed altro. Può consegnarci le chiavi in mano, per rimetterle dentro il cruscotto e ripartire più veloci di prima. Può stupirci e farci ridere a crepapelle fino alle lacrime. Oppure aiutarci a farci piangere con tutte le nostre forze. Può risultare confidente e psicologa. Può descrivere quello che siamo, senza che nessuno l'abbia chiesto. Come la faccia che ti è venuta ascoltando quella frase che riassumeva alla perfezione il marasma nella tua testa. Non c'è estate senza tormentone, amore senza serenata, discoteca senza musica di merda. Colazione senza sorriso, viaggio senza radio o film senza colonna sonora. Non ci sarebbe vita e saremmo degli errori viventi. E allora tutto sommato, non ci si può lamentare.
Quello che la musica può fareSalvarti sull'orlo del precipizio
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