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mercoledì 25 ottobre 2017

Mi fido di te


Io ho molta paura delle persone. Chiederei l'aiuto di un dottore, se non fosse che molte volte mi sento a disagio solo a pensarlo. Soffro d'ansia, sono un ipocondriaco della vita e non riesco a nascondere il mio terrore di fronte agli avvenimenti della vita. Forse per sincerità, forse per esibizionismo, ma non posso tenere nascosto il mio stato d'animo o qualcosa che so.


Come se fosse più forte di me, come se ciò che mi ritrovo a sapere o a vivere debba essere trasmesso a qualcun altro come messaggio a reti unificate. Cerco di tenere sotto controllo la situazione, gli butto un occhio, in modo da poter calcolare le conseguenze. Ma quella stessa paura e mania, alla lunga poi, si rimangia pezzo dopo pezzo la mia anima. Mi rende insicuro di qualsiasi cosa, come se qualsiasi cosa fosse sbagliata in partenza. E nel momento in cui avverto il pericolo percepisco la tachicardia che avanza ed un orologio che inizia un conto alla rovescia inesorabile. 

Io ho molta paura della vita. Dei suoi cambi repentini e delle sue incognite perenni. Un attimo prima mi sento sicuro di poter conquistare il mondo, un attimo dopo mi rendo conto di essere attaccato al cuscino del letto da due ore. Ho paura della vita perchè mi è stato consegnato un carattere che si contrappone completamente ai grigiori e alla tristezza. Molti mi dipingono come il pagliaccio della situazione, quello che non riesce a starsi zitto nei momenti meno opportuni e che non tira mai indietro la battuta. Ed in effetti è così, è più forte di me. Ma è come se tenessi lontano gli occhi indiscreti di chi mi scruta e cerca qualcosa da me, in modo da confondere, positivamente o negativamente. Da come reagisce una persona mi rendo conto di che tipo è. Se ne vale la pena oppure no. Le prime impressioni non sbagliano mai, ma se sbagliano è bello poterle smentire. 

Io ho molta paura della morte. Penso spesso a come potrei morire e ogni volta mi prende ancora di più l'ansia. E allora mi attacco ancora di più al cuscino del mio letto, cercando un modo per distrarmi. E lo trovo. Io ho molta paura degli amici. Sono per la legittima difesa, quindi impugno forte nella mano una mazza da baseball, pronto per colpire chiunque mi faccia male. Temo (per esperienza) gli esseri umani, perchè capaci di fare qualsiasi cosa, come giocare con i sentimenti. Quel diritto incomprensibile di potersi prendere gioco di un'altra persona l'ho visto in passato. Con un silenzio, con delle parole o con dei gesti. Il male che ti fa un amico non te lo scordi facilmente. Io poi che sono permaloso, figurati.



Ho paura di tutto, ok, ma non ho paura di parlarne. Anche con te, che stai leggendo. Che tu sia vicino o lontano. Io mi fido di te. Per quanto sia fuorviante e stupido, ma ascoltare può aiutare a scalare montagne. Anche per chi in teoria è un buffone, ma dentro ogni tanto sente piovere la sua "nuvola dell'impiegato". E se potessi prefissarmi un obbiettivo in questa giornata che sta per nascere, sarebbe quello di ascoltare di più gli altri. Molte volte una frase, un pensiero, un sentimento possono dimostrare cose impensabili, da qualsiasi persona. Quelle volte basterebbe semplicemente trovare una persona nell'universo che possa capire anche in minima parte quella cosa, per poter trovare un po' di pace. Così magari potremo fidarci tutti un po' di più gli uni degli altri. 

A presto.


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